Sospensione della ZTL a Palermo: un grave passo indietro verso il caos urbano

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L’amministrazione comunale di Palermo ha deciso, con l’ordinanza n. 1505 del 19 dicembre 2024, di sospendere temporaneamente la Zona a Traffico Limitato (ZTL) nei giorni 23, 24, 30 e 31 dicembre.

Una scelta che, seppur giustificata dalla necessità di agevolare la mobilità durante le festività natalizie, solleva pesanti dubbi sulla coerenza e sulla visione a lungo termine della gestione della mobilità cittadina.

Una decisione che contraddice la sostenibilità

La sospensione della ZTL diurna rappresenta un evidente passo indietro rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale e di riduzione del traffico cittadino.

In una città già soffocata dall’inquinamento e dalla congestione stradale, questa scelta appare come una resa alle esigenze di breve termine, ignorando completamente le necessità di una pianificazione urbana responsabile.

La ZTL non è solo uno strumento per limitare il traffico veicolare, ma anche una misura per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento acustico e incentivare forme di mobilità alternative come il trasporto pubblico e la mobilità dolce.

Sospenderla nei giorni cruciali delle festività, quando la città si riempie di traffico, è un controsenso che rischia di aggravare ulteriormente la situazione.

Celebrazioni religiose e traffico: una scusa debole

La motivazione principale indicata nell’ordinanza è consentire alla cittadinanza di partecipare alle celebrazioni natalizie.

Tuttavia, è difficile comprendere come questa scelta possa realmente agevolare i cittadini.

Aprire le strade al traffico veicolare non significa agevolare la mobilità, ma aumentare caos e disordine, rendendo ancora più difficile lo spostamento di pedoni, ciclisti e mezzi pubblici.

Perché non potenziare il trasporto pubblico o incentivare l’uso di parcheggi di interscambio?

Perché non promuovere soluzioni sostenibili che tengano conto delle esigenze di chi vive e lavora in città, senza compromettere la salute pubblica e l’ambiente?

Un segnale sbagliato ai cittadini

Questa sospensione invia un messaggio contraddittorio ai cittadini: da un lato si promuove la mobilità sostenibile, dall’altro si rinuncia a uno degli strumenti più efficaci per gestire il traffico e ridurre l’impatto ambientale.

La ZTL è stata introdotta proprio per rispondere a queste esigenze e sospenderla equivale a negare i principi su cui è stata fondata.

Inoltre, affidarsi alla “sensibilità dei cittadini” per un uso moderato delle auto, come suggerito nell’ordinanza, appare una strategia ingenua e inefficace, considerando le abitudini consolidate e la mancanza di alternative valide offerte dall’amministrazione.

Palermo merita di più

Questa decisione evidenzia ancora una volta l’assenza di una visione strategica per la mobilità urbana a Palermo.

Le città moderne stanno investendo in politiche di mobilità sostenibile, rafforzando le ZTL, ampliando le piste ciclabili e migliorando il trasporto pubblico.

Palermo, invece, sembra fare un passo indietro, sacrificando l’interesse collettivo sull’altare di un provvedimento temporaneo e miope.

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9 Thoughts to “Sospensione della ZTL a Palermo: un grave passo indietro verso il caos urbano”

  1. Anonimo

    Quanto clamore per pochi giorni di sospensione

  2. Giuseppe

    La Ztl è una trovata per fare cassa! Dell’ambiente non gli è mai interessato niente a nessuno perché se paghi e fai il pass puoi inquinare, se non hai i soldi per per fare il pass non puoi inquinare via Roma e le strade limitrofe al centro, ma puoi inquinare tutto il resto della città con lunghe cifre di macchine e tempi più lunghi perché da qualche parte si deve pure prendere per arrivare a destinazione!

  3. FF

    Che disco rotto: gli autovelox? Cassa! Sanzioni per sosta in doppia fila? Cassa! Telecamere per abbandono rifiuti? Cassa! ZTL? Cassa! Parcheggi affidati in concessione? Cassa!

    Mai che vi senta dire: forse era il caso di portare il trasporto pubblico in centro (per ora il tram, riprendendo nel frattempo le pratiche per la MAL) così da fare entrare in centro con la macchina soltanto residenti, taxisti e servizi carico/scarico merci.

  4. Salvo

    Ci avete rotto le palle. Quelle fi Natale.
    Basta idiozie green. Basta! Toglietevi dalla nostra vista. Per sempre!!

  5. FF

    Guarda che forse hai confuso questo forum per le stalle che sarai abituato a frequentare, credo che sia il caso che torni ai luoghi adatti ai tuoi modi e al tuo linguaggio. Grazie, gran vastaso.

  6. BELFAGOR

    Il traffico caotico di via Francesco Crispi è in questi giorni aggravato a causa di un esteso restringimento sulla carreggiata lato mare, in prossimità di piazza della Pace dove, nei giorni scorsi ,si è verificato un cedimento dell’asfalto. L’area è già stata transennata per evitare pericoli e ora si attende l’inizio dei lavori per ripristinare la pavimentazione stradale che si spera avvengano al più presto.
    Meno male che il Comune aveva sospeso la ZTL durante le festività.

  7. Irexia

    In una città seria, nei periodi di festa, quando i cittadini hanno più tempo libero da trascorrere tranquillamente passeggiando in centro, entrando nei negozi e facendo acquisti o andando a mangiare fuori più di frequente, bisognerebbe consentire loro, nonchè ai turisti o ai cittadini emigrati, di muoversi in maniera rapida e rilassate, in una città seria si potenzierebbero i mezzi di trasporto pubblico locale, che togliendo macchine dalla strada rendono i flussi di traffico più scorrevoli.
    E invece l’AMAP non è nemmeno in grado di fare un piano ferie, come si fa in ogni azienda pubblica o privata che sia che bilanci il diritto alle riposo dal lavoro con il dovere di garantire un servizio pubblico:
    https://palermo.gds.it/articoli/politica/2025/01/03/palermo-non-solo-malati-a-san-silvestro-107-autisti-amat-erano-anche-in-ferie-ed69826e-be25-4a79-8cc1-07f5ffd5a725/
    Incredibile che finalmente se ne parli apertamente: che il 2025 sia l’anno della sveglia? O.O

  8. FF

    I lavoratori fanno un uso improprio dei diritti che altri, per loro, hanno conquistato. E mi tocca dirvi – non per sentito dire ma perché interloquisco con qualche dipendente – che l’etica del lavoro certuni non ce l’hanno. Però, anziché scendere nello scivoloso dibattito della negazione dei diritti lavorativi vorrei fare riflettere che – presumo – ci sarà qualcuno profumatamente pagato che si è confermato (già successo nel passato recente) incapace di sapere gestire assenze, donazioni del sangue e 104 dei dipendenti AMAT. Queste persone vanno licenziate e quelli che fanno un immorale utilizzo di tali permessi vanno tenuti in riga e organizzati.

  9. Irexia

    FF condivido completamente.
    Qua non si è in grado di gestire il personale! Se ognuno può fare quello che vuole, quale etica del lavoro dovremmo aspettarci?

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